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Carnevale di Avola

1 Febbraio 2025 00:00
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DESCRIZIONE

Lo storico Carnevale di Avola

 

Il tradizionale Carnevale di Avola ha origini antichissime, seppur ignote, e certamente questa festa rappresenta una continuazione con varianti delle feste baccanali greche e dei saturnali romani, nonché delle feste medievali.

I primi documenti che ricostruiscono e danno informazioni sullo svolgimento di questa festa nel territorio avolese risalgono ai primi anni del Novecento. Le notizie più importanti sono state fornite dallo studioso avolese Gaetano Gubernale, che nel 1912 le pubblicò nella rivista “La Siciliana”.

Il carnevale tradizionale prevedeva tre giorni di divertimenti in cui gruppi di giovani in maschera giravano per le vie della città e accompagnavano un grandissimo pupazzo che veniva trascinato su di un carro; il pupazzo, simbolo del Carnevale, veniva poi bruciato, attorniato dalla folla festante nella tarda sera del martedì grasso, tale momento segna la fine della baldoria e l’inizio del tempo quaresimale.

Le maschere tradizionali avolesi sono i Massari, i Micheli, i Piscatura, i Domino, i Ncavaccacanni, i Ruffiani e i Ballerini. I loro costumi venivano preparati in maniera artigianale riutilizzando stoffe (tende e vecchi abiti) e oggetti facilmente reperibili in casa (bastoni, grattugie, campanacci e ventagli). Inoltre, Avola vanta una lunghissima tradizione legata ai canti carnascialeschi, già proclamati nell’Ottocento in occasione del Carnevale. Adesso, la rassegna delle poesie si svolge sul palco posto al centro di Piazza Umberto I, e i componimenti poetici in lingua siciliana vengono valutati da una commissione.

In precedenza i poeti giravano per la città sui cossiddetti carri re’pueti, dei carretti addobbati e tirati da un asino; oltre all’autore della poesia stavano con lui altri uomini che interpretavano i soggetti raccontati nei versi proclamati.

La gente trascorreva lietamente le serate non soltanto per le vie della città, ma anche nelle case dei parenti, dove i giovani in maschera (i mascarati) si riunivano per recitare indovinelli (i nivinagghi), a fare scherzi e per consumare insieme qualche biscotto, della frutta secca (calia, simenta e pastiglia) o bere qualche bicchierino di liquore.
Dal secondo dopoguerra e fino alla fine degli anni cinquanta, si organizzò il cosiddetto “Festival”: in una delle piazze del centro storico, durante il mese della festa, veniva costruito un padiglione in legno diviso in più ambienti; in questi piccoli casotti, presi in affitto da privati si svolga una sorta di pesca, i premi in palio potevano essere animali, oggetti o dolci, ovvero i tipici pasticciotti, medaglioni di pasta dolce ripieni di marmellata.

Tra gli anni cinquanta e sessanta del Novecento, i festeggiamenti subirono un arresto, e ripresero a partire dal 1961, secondo un programma di quattro giorni, con appuntamenti molto simili a quelli attuali, l’ormai famoso “Carnevale avolese”. Oggigiorno, lo storico Carnevale di Avola è diventato uno degli eventi più seguiti della Sicilia orientale ed è entrato a far parte di Carnevalia l’associazione dei carnevali italiani storici riconosciuta dal Ministero della Cultura.

Il Carnevale per la città di Avola non si riduce soltanto alla settimana dei festeggiamenti, ma coinvolge i maestri carristi con i loro aiutanti, le associazioni dei gruppi mascherati, le scuole e i poeti per gran parte dell’anno. La realizzazione delle varie parti in cartapesta che costituiscono i carri allegorici, così come le imponenti strutture in ferro, legno e polistirolo dei carri infiorati richiedono molta preparazione. Inoltre negli ultimi anni, sono stati avviati laboratori per avvicinare le nuove generazioni a questa tecnica che, grazie ad un sapiente lavoro, diventa anche arte.
I festeggiamenti iniziano il giovedì grasso con la sfilata per le vie del centro storico di Re Carnevale accompagnato dalla banda musicale. Le due giornate clou della festa, sono la domenica e il martedì quando l’articolato defilé di carri allegorici, di carri infiorati, e di gruppi mascherati, sfila lungo la strada che collega il Lungomare a Piazza Umberto I.

Il corteo è introdotto dal carro di apertura con la Regina di Avola, che indossa un abito scultura disegnato dalla stilista Giusi Munafò. I festeggiamenti proseguono nella piazza principale con spettacoli musicali, la rassegna delle poesie dialettali (i storii), la tanto attesa animazione per i bambini e l’esibizione di gruppi folkloristici, sbandieratori e artisti di strada.
Nel 2023 il Carnevale avolese è giunto alla sua 60° edizione.

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