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Cosa Vedere a Modica tra Barocco e Cioccolato IGP

Modica: una Melagrana Spaccata

…un paese in figura di melagrana spaccata; vicino al mare ma campagnolo; metà ristretto su uno sperone di roccia, metà sparpagliato ai suoi piedi; con tante scale fra le due metà, a far da pacieri, e nuvole in cielo da un campanile all’altro”.
Così, suggestivamente descrive Modica Gesualdo Bufalino nel suo libro “Argo, il cieco”, presentandola peraltro come un teatro”, un proscenio di pietre rosa, una festa di mirabilia». Nella memoria dell’autore, la città, con le cupole delle sue numerose chiese che assomigliano ai seni di Maria Venera, prende le sembianze della donna amata in questo romanzo memoriale.

Cenni Storici su Modica: Viaggio Attraverso il Tempo

Modica vista panoramica

Modica, che oggi conta poco più di 55.000 abitanti, sorge nell’area meridionale dei monti iblei; scelta prima dai Sicani e poi dai Siculi proprio per la sua posizione strategica inespugnabile, rivela le prime tracce di civiltà risalenti al periodo neolitico, intorno al 1400 a.C. Verso la metà del VII secolo a. C. nel territorio modicano fecero la loro comparsa i Greci, e nel periodo romano, Modica fu città decumana assieme alla vicina Ibla.
Nell’ 827 i Musulmani diedero inizio alla conquista della Sicilia e Modica, espugnata nel 844-45, durante il periodo della dominazione araba, accrebbe la propria importanza agricola e commerciale.
Nel 1091, con la conquista della Sicilia da parte di Ruggero d’Altavilla, ebbe inizio per Modica uno splendido periodo. Liberati dal dominio saraceno ad opera dei Normanni, infatti, nel 1093 la terra ed il castello di Modica nel Val di Noto, furono concesse in feudo da Ruggero II d’Altavilla, re di Sicilia, ad un cavaliere normanno di nome Gualtiero, che divenne signore di Modica, con il nome di Gualtiero di Modica.
Secondo alcune fonti, con il successore Gualtiero II, già nel 1176 la signoria di Modica fu elevata a Contea e diventò uno dei più importanti feudi del sud Italia per dimensione ed importanza storico-politica ed il suo territorio comprendeva quasi tutta l’area che corrisponde all’odierna provincia di Ragusa.
Sopravvenuta la dominazione aragonese,gli ultimi feudatari, i Mosca, ebbero la riconferma dell’investitura, e nel 1296, a seguito del matrimonio tra Isabella Mosca e Manfredi di Chiaramente, la Contea passò ai Chiaramente e a loro rimase per quasi un secolo; tale periodo fu, senza dubbio, il più splendido di tutta la sua storia. In meno di un secolo, sorsero chiese, monasteri, palazzi e castelli. Nel 1392 alla famiglia Chiaramente successe il nobile casato dei Cabrera.
Il Visconte di Cabrera, nel giugno 1392 ricevette dal re Martino I di Sicilia l’investitura della Contea di Modica, con la formula sicut Ego in Regno Meo et Tu in Comitato tuo in virtù della quale questo territorio veniva dotato di ampia autonomia, e perciò nei secoli considerato un Regnum in Regno.
Nel 1480 la Contea passò agli Henriquez, in virtù di un matrimonio con una Cabrera, fino a quando, nel 1702, per l’alto tradimento da parte di Giovanni Tommaso Henriquez, venne incamerata al demanio reale. Nel 1860, infine, venne incorporata al Regno d’Italia.

Panoramica su Modica: Una Guida Essenziale

Incastonata in un paesaggio prevalentemente montuoso e collinare, immerso nella campagna iblea ritmata dai caratteristici muri a secco, la Modica odierna presenta una morfologia che si può sintetizzare in tre aree; da una parte Modica Alta in cui hai la sensazione che le varie costruzioni quasi siano impegnate a scalare la montagna; dall’altra puoi ammirare Modica Bassa, giù nella valle, solcata un tempo da due fiumi Ianni Mauro e Pozzo dei Pruni, dove ora è situato il Corso Umberto, la strada principale del centro storico, il “salotto della città”.
Modica Sorda è, invece, la nuova zona residenziale, costruita negli ultimi anni e sempre più in espansione, nota prevalentemente per i suoi molteplici centri commerciali, negozi e palazzi moderni. In origine era punto di passaggio di pellegrini, che si fermavano per rifocillarsi in una locanda, proprietà di una simpatica vecchietta sorda, da cui la zona prese il nome.

Il Centro Storico

Davvero emozionante è la passeggiata nel centro storico di Modica dove ti troverai immerso in un frastagliato dedalo di strade e viuzze. L’inerpicarsi attraverso le pareti rocciose di case, palazzi e strade rendono la conformazione urbana della città un susseguirsi di anfratti ed angoli dalla rara suggestione.

Passeggiando per le vie del centro di questa suggestiva città potrai ammirare la sinfonia dell’ architettura dei palazzi e delle chiese principali, caratterizzati dalle note di quel tipico stile tardo-barocco che connota gli edifici del Val di Noto, del periodo della rinascita dopo il devastante terremoto del 1693. Proprio per questi suoi capolavori Modica, insieme ad alcuni centri del Val di Noto, è stata inserita fra i siti Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO. La visita alla città puoi, infine, concluderla felicemente con la degustazione gratuita del tipico cioccolato modicano, fiore all’occhiello di questa località.

Per scoprire gli eventi e le manifestazioni culturali che animano Modica, visita la nostra pagina dedicata agli Eventi a Modica. Immergiti nelle tradizioni locali e vivi esperienze uniche!

Monumenti e luoghi di interesse

Modica duomo

Se vuoi gustare l’architettura tardo-barocca modicana non puoi perdere l’occasione di visitare innanzitutto il Duomo di San Giorgio, che si erge maestoso sulla collina di Modica Alta, simbolo della città e capolavoro del barocco siciliano. Questa magnifica chiesa, con la sua imponente facciata a torre, alta 62 metri, sorprendentemente simile in vari particolari alla coeva Katholische Hofkirche di Dresda e le elaborate decorazioni interne, rappresenta un esempio straordinario dell’arte e dell’architettura barocca del post-terremoto. Una scenografica scalinata di 164 gradini, conduce ai cinque portali del tempio, che fanno da preludio alle cinque navate interne della chiesa. La prospettiva d’insieme è arricchita da un giardino pensile su più livelli, detto Orto del Piombo o di S. Giorgio, che costeggia la scalinata monumentale, componendo una suggestiva scenografia che ricorda quella di Trinità dei Monti a Roma ed un’ atmosfera inebriante per il combinarsi del profumo intenso del gelsomineto con il pungente aroma della resina dei pini.
Non meno importante dal punto di vista artistico-architettonico è anche il Duomo di San Pietro a Modica Bassa, chiesa “ufficiale” dei Conti, dall’ artistica facciata barocca e dall’ imponente scalinata; in seguito a secolare disputa, è stata dichiarata Chiesa Madre al pari di San Giorgio e fa parte anch’essa della lista dei Monumenti Patrimonio Unesco.
Tra le numerose chiese presenti in questa città, un suo fascino distintivo esercita pure la Chiesa di Santa Maria del Gesù, con l’annesso convento dei Francescani Minori Osservanti. Sopravvissuta ai vari terremoti, questa chiesa presenta inalterata l’originaria architettura del tardo Quattrocento, che si ammira particolarmente nel suo splendido chiostro a due ordini in stile tardo-gotico, caratterizzato dalla presenza di tante colonnine, variamente decorate e diverse una dall’altra.
Tra gli esempi di architettura civile in stile tardo-barocco, senz’altro degno di nota è il settecentesco Palazzo Polara che sorge sul lato sinistro del Duomo di San Giorgio. L’edificio introdotto da un sontuoso scalone , con la sua elegante facciata, in un tutt’uno scenografico con la scalinata monumentale ed il prospetto del Duomo, domina la parte bassa del centro storico di Modica in un suggestivo colpo d’occhio.
Altro gioiello dell’architettura civile modicana è rappresentato da Palazzo Castro Grimaldi della fine dell’800, situato in una posizione strategica: dai suoi terrazzi è possibile godere di una vista unica che racchiude il meraviglioso centro storico, i palazzi nobiliari di Modica Alta e Modica Bassa, fino ai quartieri più lontani che si ergono sulle colline della città. Gli interni del Palazzo, con i dettagli preziosi e le decorazioni eleganti, opera dei migliori artigiani siciliani dell’epoca, nonché gli arredi, le suppellettili, i dipinti ben conservati, rivelano il gusto tipico della nobiltà siciliana dell’epoca.
Se sei un amante della letteratura, infine, non puoi lasciare Modica senza aver visitato la casa natale di Salvatore Quasimodo.

Visitare Modica: Domande Frequenti

Quali sono i monumenti storici da non perdere a Modica?

Modica è famosa per il Duomo di San Giorgio e la Chiesa di San Pietro, esempi magnifici dell’architettura barocca.

 

Dove posso trovare i migliori esempi di architettura barocca a Modica?

L’architettura barocca raggiunge il suo apice nel Duomo di San Giorgio, uno dei simboli della città.

 

Quali sono le specialità gastronomiche tipiche di Modica da provare?

Non perdere il cioccolato di Modica, unico per il suo processo di lavorazione a freddo che conserva il sapore originale del cacao.

 

Esistono itinerari naturalistici o escursioni nelle vicinanze di Modica?

La Cava d’Ispica offre sentieri per escursioni tra natura e storia poco distante da Modica.

 

Quali eventi culturali o festival si svolgono a Modica durante l’anno?

Il ChocoModica Festival celebra la tradizione cioccolatiera della città, attrattiva principale insieme ad altri eventi culturali durante l’anno.

 

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